Con le ferie collettive, ossia il periodo in cui un’attività lavorativa chiude per un periodo dando la possibilità ai dipendenti del riposo, il datore è tenuto al pagamento della retribuzione per i soli giorni maturati in capo ai dipendenti che non hanno un ammontare di giorni sufficienti a coprire l’intero periodo di chiusura aziendale.
Possono però retribuire anche il periodo eccedente, anticipando le ferie che gli stessi matureranno nei mesi successivi.
Durante tale periodo di ferie è possibile ottenere il differimento dei termini del pagamento dei contributi INPS.
Infatti il datore di lavoro deve presentare la domanda entro il 31 maggio di ogni anno.
L’INPS può autorizzare lo spostamento degli adempimenti di un solo mese, anche se il periodo di ferie viene fruito a cavallo dei due mesi.
La concessione presuppone l’esistenza di vere e proprie ferie collettive in relazione alle quali intervenga l’impossibilità materiale di effettuare gli adempimenti contributivi nei termini previsti dalla legge.
Ad esempio, se il termine di cui viene chiesto il differimento è dal 20 dicembre (relativo a novembre) il versamento dei contributi di luglio andrà poi eseguito entro il 16 gennaio e la presentazione del flusso Uniemens (comunicare mensilmente all’INPS i dati retributivi e le informazioni utili al calcolo dei contributi) dovrà avvenire entro il 31 gennaio.
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